Prato nel mondo

Ciabatti Antonio

PDFStampaE-mail

Prato, 18 dicembre 1820 + Prato, 25 febbraio 1890. Sacerdote. Canonico. Musicista.

Antonio Ciabatti
Un anno prima di Augusto Borgioli, il 18 dicembre 1820, era nato da Angiolo Ciabatti e da Giovanna Davini, Antonio Ciabatti, benemerito della cultura musicale e del canto corale in Prato. Dimostratosi fino da ragazzo d'una intelligenza non comune,frequentò gli studi in seminario ed a soli venti anni fu ordinato sacerdote.Due anni dopo,Gaetano Magnolfi, fondatore dell'orfanotrofio omonimo,lo prescelse quale prefetto dell'istituto, una carica che comprendeva due importanti uffici: quello di direttore spirituale e quello di censore della disciplina. Il Ciabatti conservò questo posto fino quasi alla morte e rivelò, nei lunghi anni del suo mandato, spiccate e peculiari doti di educatore, tanto che del Magnolfi, nel periodo iniziale dell'istituto, fu vero e proprio coadiutore, qualche volta anche non consenziente in fatto di sistemi ed indirizzi educativi.
La figura del sacerdote Antonio Ciabatti, in questo ufficio e nella complessa opera di educatore, ebbe uno speciale rilievo perché collegata allo sviluppo dell'istituto ed importante per i criteri didattici formativi, quasi precorritori di metodi moderni. Scrisse in proposito Cesare Guasti: «Guardate a quest'Orfanotrofio che ben s'intitola della Pietà. Qui,nel mentre il Catelacci ed il Fossi raccomandavano all'opinione universale, ed il Baldanzi e il Benini proponevano,invano, al Magistrato le scuole tecnologiche, qui le s'iniziavano dal Dott.Giambattista Mazzoni e dall'abate Antonio Ciabatti. Forse verrà tempo che potremo dir tutto tranquillamente,liberamente;per ora diremo, che in questo Istituto, la prima volta per noi, abbiamo visto avvezzare l'artigiano a ragionar del suo mestiere; abbiamo visto bandire dalle scuole il barbaro metodo del compitare, mostrar l'uso Più  corretto dello scrivere, educare il cuore coll'ingegno a chi era, più d'ogni altro, nel pericolo di diventar cattivo e rimanere ignorante ».
Queste parole esprimono nella loro efficacia quale fosse la missione pedagogica di Antonio Ciabatti. Il quale trovava anche il tempo di insegnare musica e di crearne  degli appassionati, dotato com'era di un  modo tutto suo di educare e di innammorare gli alunni all'arte.La scuola di canto corale e di pianoforte da lui fondata fu fiorentissima e venne continuata anche dopo la sua morte.Gli alunni preparavano accademie e recite liriche che venivano date durante il carnevale, nel teatrino interno dell'orfanotrofio, ed i più grandi formavano un vero e proprio coro che cantava le messe nelle chiese alle festività religiose.L'attività della scuola musicale del Ciabatti prese uno sviluppo così notevole che ebbe anche un direttore, il maestro Ferdinando Egidio Villoresi, nominato stabilmente perchè il canonico Ciabatti non poteva più occuparsene a fondo. La musica qui si imparava con serietà e con cognizione e gli allievi, strumentisti o cantori, erano dei lettori sicuri e decisi del pentagramma e non sfiguravano mai.
Da questa scuola si iniziarono all'arte musicale Ettore Contrucci e Tobia Bertini, che ritroveremo poi celebri, il primo quale direttore d'orchestra, il secondo acclamato tenore. Ed altri pratesi di nascita o naturalizzati si affermarono in Italia ed all'estero portando onore e lustro all'istituto ed alla città. Così il tenore Roberto Vanni, stabilitosi in America dove cantò nei principali teatri, il basso Tommaso Fiesoli, il baritono Egisto Lavacchini, il clarinettista Emilio Matteini e altri ancora. Come Carlo Ciucci e Costantino Pecchioli, Giuseppe Gini e Giulio Contrucci, Mariano Vivianí, Leopoldo Gaggioli, Ettore Chiti, Luigi Braschi, Alieto Rosi, Cesare Troni, Onorato Lastrucci, Giorgio Gini, Gino Bertini, Alfredo Valdembri, Oreste Vannucci.
Qest'ultimo, dopo aver imparato all'orfanotrofio il mestiere di calzolaio, aprì una bottega al « Canto alle tre gore » e fu una specie di capocoro,un organizzatore, un novello « meistersinger»;tenne sempre vicino a se un buon numero di cantori che ogni sera si riunivano nella sua bottega cantando i cori delle opere liriche più popolari od addestrandosi per le esibizioni corali in pubblíco.Fu per la tenacia di Oreste Vannucci, soprannominato « Bisboccia »,che questo gruppo corale si fece sempre più compatto e indissolubile s'andò via via ingrossando e costituì il primo nucleo vitale della società  « Guido Monaco».
Fulgido esempio di pedagogo, Antonio Ciabatti morì il 25 febbraio 1890 lasciando un incancellabile ricordo.

Fonti: Fioravanti, Roberto.La musica a Prato dal Duecento al Novecento.Prato:Azienda autonoma di turismo di Prato, [1973].PP.287-289 

joomla template

Copyright © Centro Ricerche Prato. Tutti i diritti riservati.

Per informazioni scrivere a info@crprato.it

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di piu o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti ad un utilizzo dei cookie.
Per saperne di più sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, premi su privacy policy.

Se accetti i cookie chiudi questo popup.