Prato nel mondo

Carradori Giovacchino

PDFStampaE-mail

Giovacchino Carradori - Prato, 6 giugno 1758 + 24 novembre 1818. Medico, naturalista e fisico illustre. Autore di pregievoli trattati.


Giovacchino Carradori (Prato, Palazzo Comunale) opera di Giuseppe Ciardi

Carradori, Giovacchino
(Prato 1758 — ivi 1818)
Nasce a Prato il 6 giugno 1758 da Iacopo e Maria Veronica Lapini, famiglia di umili condizioni. Per dedicarsi agli studi umanistici, entrò prima nel Seminario vescovile, quindi al Collegio Cicognini dove ricevette una formazione filosofica.
Nel 1780 ottenne un posto gratuito nel Collegio Ferdinando di Pisa, dove si laureò in medicina nel 1783.Il fisico L.Pignotti, che lo aveva sostenuto durante gli anni universitari lo introdusse all'Accademia dei Georgofili e al granduca Pietro Leopoldo. Dopo il praticantato all'ospedale di Santa Maria Nuova, sotto la guida di A. Bicchierai,insegnò filosofia nel Seminario di Pistoia, per volontà di Scipione de' Ricci.Nel 1796 torna a Prato per dedicarsi alla professione di medico condotto.
Grazie all'ospitalità di C.Mannucci in una villa di Santa Cristina, dotata di una cospicua biblioteca, stese numerose memorie per l'Accademia dei Georgofili della quale divenne membro ordinario. Nel 1800 fu nominato alla Biblioteca roncioniana.
In ambito sperimentale operò in settori disparati: dall'Agricoltura alla chimica, dalla botanica alla medicina, passando per la storia naturale e la fisica. Studi che garantirono la stima dei maggiori i scienziati del tempo: Spallanzani, Volta. Brugnatelli.
Grazie al successo de Sulla fertilità della terra, premiato dai Georgofili nel 1798, ricevette una pensione governativa dallo Spedale di Prato e la docenza onoraria a Pisa. L’opera affrontava il problema della fertilità del terreno, illustrando le caratteristiche dei terreni e la resa di concimi e sementa. Attribuiva grande  importanza per la germinazione all'influenza della luce, dell'elettricità e della luna. Affrontò con lo Spallanzani la questione degli uccelli frugivori e carnivori, accertando la presenza di succhi digestivi nei rapaci. Dimostrò che una pianta, privata della luce, diviene clorotica e investigò l'effetto dell'ossigeno nella fase di germinazione, sulla base degli studi del De Candolle.
In sede sperimentale affrontò il problema, allora in voga, dei corpi detonanti, sintetizzando un composto di nitro secco, carbonato di potassa e zolfo, che tanto più lentamente era scaldata, più violentemente esplodeva, deducendo, sulle intuizioni di V.Fourcroy, che il fenomeno era legato alla formazione di solfuro di potassio. Studiò la respirazione dei pesci, degli anfibi, delle sanguisughe, dei lombrichi terrestri, delle larve di libellula, delle testuggini e delle tartarughe. Come medico investigò gli effetti degli oppiacei e stese una storia della vaccinazione antivaiolosa.
Celebre il suo intervento sull'elettricità animale, che Galvani attribuiva a una proprietà intrinseca del corpo animale.
Mentre Volta considerava propria dei corpi organici o inorganici. Sostenne la tesi di Volta, contribuendo in misura alla dimostrazione.
Fu membro di varie accademie e società Scientifiche e letterarie, tra cui: i Sepolti di Volterra, la Società galvanica di Parigi, l'Accademia pistoiese di letteratura, la  Società medica di Bologna, la Medico-chirurgica lucchese, la Medico-chirurgica di Parma, l'Accademia Italiana di scienze lettere e arti,l'Italiana di Pisa,la Società aretina di scienze lettere e arti, L’Accademia valdarnese, l'Accademia labronica. Nel 1816, alla morte di F.Amoretti, fu eletto in sua vece all'Accademia dei Quaranta. Nella città natale figurò tra i promotori dell'Accademia degli Infecondi.
Scrisse circa duecentocinquanta opere. Morì il 24 novembre 1818 a Prato ,e fu tumulato nel chiostro di San Francesco.

Fonti:Gruppo Bibliofili Pratesi “Aldo Petri” – La cultura letteraria a Prato dal Medioevo all’Ottocento.Dizionario. A cura di Giovanni Pestelli. Piano B Edizioni.Prato.2011.pp 88-89

Vedi anche:http://www.treccani.it/enciclopedia/giovacchino-carradori_(Dizionario-Biografico)/

joomla template

Copyright © Centro Ricerche Prato. Tutti i diritti riservati.

Per informazioni scrivere a info@crprato.it

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di piu o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti ad un utilizzo dei cookie.
Per saperne di più sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, premi su privacy policy.

Se accetti i cookie chiudi questo popup.