Prato nel mondo

Novellucci Francesco

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Nato a Prato,29 agosto 1581+Prato,25 marzo 1635.Capitano alla corte dei Medici e grande spadaccino.Eletto Gonfaloniere della nostra città per quattro volte.

Francesco Novellucci
di
 Gianna Picchi – Siro Menicucci

Stemma della famiglia Novellucci

Francesco Novellucci nacque a Prato il 29 agosto 1581, da un'antica famiglia presente in città fin dall’età comunale (1).

Non sappiamo come abbia trascorso l’infanzia e l’adolescenza, sappiamo solo che, ancora molto giovane, si specializzò nell’arte delle armi divenendo un valente spadaccino.

Nel 1601, all’età di venti anni, lasciò Prato per andare a combattere contro i Turchi presso la città di Canissa in Croazia.

Nel 1602, al seguito dell'Illustrissimo Don Giovanni de’ Medici,(2) si recò in Fiandra per partecipare all’assedio di Ostenda,(3) considerata una roccaforte dei calvinisti. Durante i tre anni dell’assedio Francesco si distinse per  valore e ardimento.

Quando nel maggio del 1604 i cattolici e gli spagnoli del Farnese, di cui facevano parte anche gli uomini dei Medici, subirono una tremenda sconfitta presso la città di Dama, il Novellucci, con solo un piccolo gruppo di uomini, lottò disperatamente per contrastare l’avanzata dei Calvinisti e si distinse talmente per il coraggio e il valore da meravigliare lo stesso nemico.

“..ma inutilmente, il soldato pratese viene circondato, atterrato e la punta fredda di una lama gli preme alla gola. Sarà la resa e la prigionia.(4)

Giovanni de Medici, dopo averlo riscattato, lo nominò, per i suoi atti di valore, alfiere della compagnia di Girolamo Abaro.
Nel primo anno del suo alfierato si distinse particolarmente per le azioni compiute a Venelo e a Grol. (5)

Tornato a Firenze, presso Ferdinando I de Medici, entusiasmò talmente la corte e i figli del duca con i racconti delle sue mirabolanti imprese che in seguito, proprio per merito di esse, verrà premiato e arruolato in qualità di "lancia spezzata d'onore" di Sua Altezza Serenissima, con provvigione di quattordici scudi al mese. Questa era una carica molto importante, che veniva concessa solo agli uomini d'arme più valorosi.

Il 4 giugno 1613, in occasione della spedizione contro Mantova, Cosimo II lo nominò "Capitano d'Infanteria".

Nel 1615 mentre si trovava a Venezia, sempre al seguito del principe Giovanni, venne richiamato dal Granduca Cosimo,con il quale rimase fino al 1620, alternando la sua dimora fra Prato e Firenze.

È questo per il Novellucci un periodo di tranquillità e di riposo, tanto che all’età di 37 anni “… nel 1618 condurrà all’altare in Prato una avvenente e saggia concittadina: Lisabetta di Alessandro Geppi e di Francesca Migliorati. (6)

Il 12 marzo 1619 nacque il loro primogenito Pier Tiberio ma il Novellucci, nonostante la gioia della paternità, da buon soldato, non riuscendo a stare lontano dai campi di battaglia,chiese al granduca e ottenne di essere nuovamente mandato in zone di azione.

Andò a Venezia “...dove il Doge Antonio Priolo, che a lui si interessa, lo manda in Lombardia a disposizione del provveditore generale della Repubblica Francesco Erizzo con il grado di capitano ordinario e la paga di ventinove scudi al mese. Decaduto ben presto l’Erizzo dall’alto incarico il suo successore Gerolamo Teston Corner, cugino di Giorgio Corner, non tarderà a riconoscere la capacità ed i meriti del capitan Francesco..(7)

Per queste sue capacità venne inviato a Legnago, fortezza di grande importanza, con il grado di sergente maggiore. Sarà l'ultimo incarico prima del suo rientro a casa.

Tornato a Firenze, nel maggio 1625, il granduca, dopo averlo ricevuto con tutti gli onori, come ricompensa dei suoi servigi, gli assegnò, un impiego prestigioso.
Questa volta il Novellucci, sia per l’età sia per l’amore verso la famiglia, lasciò per sempre le armi e la guerra.

Anche Prato, negli anni seguenti, gli rese onori e gloria affidandogli importanti incarichi pubblici e conferendogli per ben quattro volte la carica di Gonfaloniere.

Trascorse tranquillamente a Prato gli ultimi anni della sua vita e qui vi mori il 25 marzo 1635, all’età di 54 anni.

 

Palazzo Novellucci, oggi sede della Provincia di Prato

1) Oltre ai Novellucci vi erano anche le antiche famiglie dei Pugliesi, Ringhiadori, Guazzalotti, Cambioni e Guizzelmi.
2) Architetto e condottiero italiano, figlio naturale del Granduca di Toscana Cosimo I de Medici e di Eleonara degli Albizi. Firenze 13 maggio 1567- Murano 19 luglio 1621.
3) Uno dei più cruenti e lunghi assedi della storia, durato dal 1601 al 1604 e conclusosi con la vittoria degli spagnoli.
4) La Nazione 24-9-1958- Titolo articolo: In Terra Fiamminga. Francesco Novellucci spadaccino pratese all’assedio della roccaforte calvinista. La sua figura e le sue gesta rievocate in uno scritto dell’avvocato Giuseppe Franchi.
5) Grol nome medievale di Groenlo, una città fortificata olandese.
6) La Nazione 26-9-1958 – Titolo articolo: Alte cariche del seicento. Il Novellucci “lancia spezzata” a quattordici scudi al mese.
7) La Nazione 2-10-1958 – Titolo articolo: Ricordi del passato. Tutta Prato rese gli onori allo spadaccino Novelluccci.

Ricerche: Biblioteca Comunale Lazzerini di Prato

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