Prato nel mondo

Dè Rossi Brunetto, beato

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 Beato Brunetto dè Rossi da Prato-1221+Prato,11 Marzo 1296. Fondatore nel 1269 della chiesa di Sant'Anna in Giolica.

"Brunetto di Damiano Rossi di Prato,nobile per l'uno e l'altro genitore,meritossi il titolo di Beato per le sue particolari ed eroiche virtù.Nacque nel 1221 e fu allevato con ogni studio nel timor santo d'Iddio. Fatto adulto,per dívozione o per altro motivo portossi a Roma,e visitando quei santi luoghi portassi probabilmente con più frequenza alla visita dell'antica Chiesa di S. Maria del Popolo,posseduta dalla Religione Eremitani di S.Agostino fino dal 1100.Dopo ciò sentissi innamorato di tal sorte per quell'Instituto e per la cristiana perfezione che a poco poco disposesi a lasciare il mondo lusinghiero e fallace.
Aveva allora Brunetto trentadue anni in circa,ed avendo comunicata la sua santa inspirazione al Superiore della Casa suddetta fu provato per qualche tratto di tempo il suo spirito,e ritrovatosi buono con sua indicibile allegrezza vesti nell'anno 1252 il sacro abito agostiniano.Appena fattosi religioso,con tale ardore intraprese ogni più arduo e virtuoso esercizio,che poco mancò che non lasciasse indietro nella carriera delle virtù ogni altro più iniziato e perfetto di quella Casa Religiosa;ma per le brame dei Pratesi,che si rimpatriasse questo santo lor cittadino,e per comandamento di Papa Innocenzo IV,tornò al paese nell'anno 1253.
Rimpatriatosi adunque,e per divina volontà e perché era molto amante della solitudine,si portò un giorno a Monte Maggiore,o come volgarmente dicesi a S. Anna Vecchia:ivi era una piccola Chiesa già stata fabbricata da un buon sacerdote detto Benvenuto,che  vi era era ancora sepolto assieme con sua madre.Gli piaque quel luogo,e,mediante la licenza dei Vescovo di Firenze,l'ottenne da messer Gherardino Pievano di S.Donato,con il quale aveva anteriormente convissuto per più settimane.Per quindici anni stette il nostro Rossi in questa solitudine assieme con alcuni suoi compagni,cioè fra Giuseppe,fra Guido e fra Donaldo quivi santamente ed unanimemente vivendo fino al 1269.
Il desiderio dei Pratesi di potersi approfittare più agevolmente di quest'Uomo d'Iddio e de' suoi consigli, per quanto rilevasi dal P.Torelli ne' suoi Secoli Agostiniani,fu il motivo ch'ei si risolvesse di fabbricare alle falde del Monte,e prossimamente alla Terra di Prato,il Convento detto ancora adesso di S.Anna.
Non si sa in quali virtù maggiormente si rendesse conspicuo il nostro Beato,perchè quei semplici antichi Eremiti non si curarono di notar altro se non che egli fu un gran Servo del Signore.Leggesí però che fu uomo di grande spirito ed ingegno, e che ha goduto il titolo di Beato sempre dopo la sua gloriosissima morte.
Pieno adunque di meriti mancò di vita sotto il priorato di fra Vanni da Calenzano suo discepolo l'anno 1296, d'anni 75 in circa;e fu sepolto nel Chiostro,che a quel tempo era Cimitero,al lato al muro della nuova Chiesa.
Un'antica sua figura scorgesi internamente sopra la porta della Chiesa, con questa inscrizione ai piedi:

BEATVS  BRVNETTVS  DE  RVBEIS
PRATEN.OR.ER.S.AVGVST.ANNO DMNI
1269
HVNC LOCVM FVNDAVIT SIBIQVE VITAE
SANTITATIS AN.AETATIS SVAE 75
DIE 11 MARTII REGNVM COELI COMPARAVIT


Fonti: Archivio Storico Pratese.Notizie di alcuni Beati pratesi,Anno XVI,Fasc.III,(1938)

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