Il Portale del Duomo di Prato

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Biblioteca Comunale Lazzerini - Quotidiano: La Nazione 


   

Portale del Duomo

Segni astrali e tradizioni

Fonti: La Nazione 18 ottobre 1989

Articolo di
Guido Guidi Guerrera  
Conoscere profondamente la propria città fino a scrutarla nei particolari più minuziosi significa imparare ad amarla e a comprenderla sempre di più. Esistono infatti numerosi modi e le «chiavi di lettura» più disparate per soffermarsi davanti a tutti quegli aspetti che fanno della fisionomia architettonica e monumentale di Prato non solo un fiore all'occhiello di tipo turistico, ma anche e soprattutto una testimonianza di un passato ancor palpitante di vita nel presente.
E' proprio puntando l'occhio verso prospettive inesplorate che ci proponiamo di stimolare l'osservazione diretta a inusuali punti di vista. Cominceremo proprio dalla Chiesa Madre, dal Duomo: complesso di magnifica potenza mistica e solenne. Molti ne conoscono certamente le origini storiche e le vicende connesse, tutti possono coglierne la raffinata bellezza estetica, ma esistono certi messaggi, certi segni espressi in simboli.
Tali simboli sono ben visibili sul portale sud del Duomo,quello,per intenderci meglio, dalla parte di via Garibaldi; a che epoca essi risalgano è difficile se non impossibile asserirlo, tuttavia pare che preesistessero rispetto all'assetto finale dell'edificio dato nel 1212 da Mastro Guidetto. I simboli sono infatti di natura gnostico-cabalistica e appartengono a una realtà religiosa antichissima, probabilmente intrisa di ermetismo templare. Si tratta nel complesso di segni di altissimo significato e valore mistico e rappresentano, senza fronzoli e orpelli,i “glifi” remoti da cui ogni credo, preso il nostro, ha avuto origine. Il principe eterno luni-solare è chiaramente espresso dalle due «stelle» a otto punte con esatta disposizione tradizionale  dei due luminari:la luna più piccola a sinistra, il sole a destra. Le otto punte sono legate all' influenza alchemica di Mercurio, essendo l'otto il suo numero «sacro» determinato dalla fusione dei due elementi maschio e femmina nell'androgino mercuriale. Sotto la luna si osservano quindici simboli di natura palesemente fallica a indicare la necessaria integrazione yin e yeng, come direbbero gli orientali, per innescare il sublime ed eterno processo della procreazione. Il numero quindici è collegato al calendario lunare e al suo emiciclo da una lunazione all'altra. A destra possiamo osservare il simbolo più complesso della croce che è, «kether», cioè la corona divina nell'albero cabalistico della vita, schematicamente segnata dai dieci punti sottostanti, espressione delle dieci «sephiret» o «sentieri».
Poi, ancora a sinistra, la stella a cinque punte o pentagramma, segno antichissimo di dominio dell'uomo sulle sue stesse passioni, cui segue il sei dell'esagramma che vuole intendere la potenziale elevazione di ogni individuo verso lo spirito. Sul pilastro di destra é Possibile scorgere la stella a dodici punte, non solo tipica figura zodiacale ma aspetto simbolico della vittoria del bene sul male identificato prima con Iside poi con Maria, nella nostra confessione.

 

La Nazione 18 ottobre 1989


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